I cittadini delle città più maleducate - (casamagazine.it)
Lo studio ha cercato di misurare quali comportamenti ritenuti scortesi siano più frequenti e dove si manifestino maggiormente
Un’indagine condotta da Preply, piattaforma globale per l’apprendimento linguistico, ha acceso i riflettori su un tema curioso ma significativo: la percezione della maleducazione nelle città italiane.
Attraverso un sondaggio svolto su un campione di 1.558 residenti distribuiti in 19 città della Penisola, lo studio ha cercato di misurare quali comportamenti ritenuti scortesi siano più frequenti e dove si manifestino maggiormente.
Ai partecipanti è stato chiesto di valutare con un punteggio da 1 a 10 la frequenza con cui osservano nella propria città 12 atteggiamenti generalmente percepiti come maleducati. Il risultato è una classifica che ha colpito molti per la sua composizione, dove alcune città solitamente considerate “raffinate” occupano le prime posizioni.
Il risultato forse più sorprendente dell’indagine è che al primo posto figura Venezia, con un punteggio medio di 6,55 su 10. Seguono Catania con 6,52 e Parma con 6,51. Milano, spesso al centro delle polemiche sullo stile di vita frenetico e poco cordiale, si piazza comunque in quarta posizione con 6,33, mentre Roma è sesta con un punteggio di 6,26. Altre città che completano la “top ten” delle meno educate sono Brescia (6,30), Genova (6,25), Trieste (6,23), Torino (6,07) e Taranto (6,03).
La metodologia di Preply ha permesso di individuare anche quali comportamenti siano maggiormente considerati offensivi o segno di mancanza di rispetto nella vita quotidiana. Tra questi, l’uso sconsiderato del cellulare in luoghi pubblici è risultato uno dei più segnalati, seguito dal non rallentare per i pedoni, dal non dare la precedenza nel traffico, dal saltare la fila e dal parlare ad alta voce con il vivavoce del telefono in spazi condivisi.
Un’altra sezione dello studio ha chiesto ai partecipanti di indicare chi, secondo loro, fosse maggiormente responsabile dei comportamenti scortesi: i residenti o i turisti. Il 26,38% ha indicato i propri concittadini, mentre il 17,19% ha puntato il dito contro i visitatori. La maggior parte del campione, però — quasi il 47% — ha dichiarato che le colpe sono equamente distribuite tra residenti e turisti. Un ulteriore 8,66% non ha saputo esprimere un’opinione netta.
Nel caso specifico di Venezia, città leader della classifica, si può ipotizzare che l’elevatissimo numero di turisti e la pressione che esercitano sulla vita quotidiana dei residenti abbiano un impatto negativo sul clima relazionale. È possibile che l’irritazione verso comportamenti inappropriati da parte dei turisti si trasformi a sua volta in reazioni scontrose da parte dei veneziani, creando un circolo vizioso di scarsa cortesia reciproca.
Ma non tutte le notizie sono negative. All’estremo opposto della classifica, troviamo città che si sono distinte per buone maniere e rispetto verso gli altri. Padova è risultata la città più educata, con un punteggio medio di 5,18. Seguono Firenze (5,60), Modena (5,66) e Verona (5,66). Questi dati suggeriscono che in alcune aree d’Italia esiste ancora una solida cultura del rispetto e del decoro nei rapporti quotidiani.
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