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La meravigliosa casa di Gwyneth Paltrow: interni e stile

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La casa di Gwyneth Paltrow è meravigliosa. Ci sono una miriade di elementi progettati specificamente per nutrire mente, corpo e anima; si dà il caso che siano molto più discreti, come le proporzioni vitruviane, le geometrie sacre e una serie di dettagli architettonici finemente lavorati che insieme rappresentano un’interpretazione sfumata del wellness by design.

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La meravigliosa casa di Gwyneth Paltrow: interni e stile

Paltrow descrive il progetto della casa come “un appartamento parigino all’interno di un vecchio fienile europeo, qualcosa con soffitti alti, inondato di luce, un luogo che sembra generoso ma allo stesso tempo gestibile”. Ispirandosi alle forme umili e alla grazia robusta dei fienili del Vecchio Mondo, il team di Roman and Williams ha risposto con un progetto che getta un ponte tra il classico e il contemporaneo.

Troviamo una struttura monolitica lunga e snella, disposta in gran parte su un unico piano, con un tetto in scandole e muri in pietra che richiamano i ritmi irregolari e la consistenza consumata dal tempo delle costruzioni a secco. La proprietà è alimentata a energia solare, con un sistema di acque grigie, che riflette l’impegno di Paltrow nei confronti dell’ambientalismo come considerazione essenziale in qualsiasi progetto di costruzione di una casa.

Una casa dovrebbe riflettere la fisicità e l’etica del suo proprietario, e questa casa prende spunto dall’altezza, dalla bellezza e dall’attenzione di Gwyneth per la distillazione. Lo si vede dalle proporzioni attenuate, dagli angoli raggiati e dai profili sottili delle modanature.

La casa è costruita intorno a spazi estremamente precisi e ponderati. Quando è arrivato il momento di arredare la casa, la Paltrow, autoproclamatasi “ossessionata dai mobili”, aveva inizialmente pianificato di occuparsi da sola dell’arredamento.

“Pensavo che avrei preso qualche bel pezzo e che tutto sarebbe andato bene, ma con il passare del tempo mi sono resa conto che c’erano così tanti strati, così tante cose che richiedevano attenzione, che non avrei potuto farcela da sola“, ricorda.

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