Advertisements

La Reggia di Monza: storia, interni e il parco

Advertisements
Advertisements

La Villa Reale di Monza è un palazzo realizzato in stile neoclassico. Per anni è stata la residenza reale prima degli Asburgo durante la dominazione austriaca del XVII secolo. Successivamente diventa residenza del viceré durante il Regno d’Italia napoleonico. I Savoia furono gli ultimi reali ad utilizzare la Reggia di Monza come residenza.

Advertisements

Nel 1934, infatti, Vittorio Emanuele III di Savoia decide di donare gran parte della struttura ai comuni di Monza e Milano.

La Reggia di Monza: storia

Costruzione

La costruzione della villa fu fortemente voluta da Maria Teresa d’Asburgo, imperatrice d’Austria, che scelse la città di Monza come residenza estiva perché creava un legame con Vienna, trovandosi proprio sulla strada per tornare alla capitale dell’impero. I lavori iniziarono nel 1777 e venne scelto l’architetto Giuseppe Piermarini, che prese spunto da altre importante regge come quella di Caserta e il Castello di Schönbrunn, in Austria.

I secoli successivi

La Villa mantenne quasi sempre le stesse caratteristiche. L’unica trasformazione degna di nota avvenne ad inizio Ottocento, quando Eugenio di Beauharnais fece costruire un teatrino di corte e ampliò le dimensioni del parco, facendolo recintare. Il parco è oggi conosciuto come Parco di Monza.

Epoca moderna

A seguito di un periodo di abbandono, nel 2012 si decise di iniziare una serie di lavori di restauro, terminati un paio di anni dopo con l’inaugurazione della “nuova” Villa, che oggi per lo più ospita mostre ed esposizioni e visite dei turisti.

La Reggia: struttura

È composta da tre corpi principali disposti a U secondo i canoni neoclassici, che delimitano la corte.

Esterni

Le decorazioni sono molto essenziali, rinunciando a ornamenti eccessivi; la corte austriaca infatti non amava ostentare la propria ricchezza. La facciata quindi è realizzata in uno stile semplice e lineare. Si sottolinea anche la presenza di una Cappella Reale e dell’Orangerie, un edificio destinato alle serre.

Interni

La stessa ideologia continua anche nella decorazione degli ambienti interni, che venne affidata all’Accademia di Brera nata pochi anni prima. A seguito del recente restauro si possono visitare gli appartamenti reali, caratterizzati da decorazioni sulle volte, ricchi lampadari e pavimenti in seminato veneziano. Le sale più importanti, come quella delle udienza, sono caratterizzate da pareti rosse e abbondanti decorazioni oro.

Giardini

Si estendono per circa 40 ettari e furono progettati sempre dall’architetto Piermarini. Lo stile è uno stile di giardino “all’inglese”, contraddistinto da una solo apparente spontaneità della vegetazione. All’interno dei giardini è presente un laghetto con un tempio classico e il cosiddetto “giardino roccioso”, che ricrea per l’appunto un’area rocciosa molto naturale, dove è possibile ammirare un ruscello e una piccola cascata. Inizialmente il progetto prevedeva la creazione di giardini in stile francese, basati sulla meticolosità geometrica, ma l’avvento di un nuovo stile più naturale fece cambiare i piani su volontà del committente Ferdinando d’Asburgo, che volle attenersi alle nuove mode dell’epoca.

Condividi

Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire le funzioni dei social media e analizzare il nostro traffico. Inoltre forniamo informazioni sul modo in cui utilizzi il nostro sito ai nostri partner che si occupano di analisi dei dati web, pubblicità e social media, i quali potrebbero combinarle con altre informazioni che hai fornito loro o che hanno raccolto in base al tuo utilizzo dei loro servizi. Visualizza dettagli