Adeguamento antisismico: quando richiedere dei lavori per la propria casa

L’Italia è un paese ad alto rischio sismico, motivo per cui è fondamentale assicurarsi che la propria casa sia costruita nel rispetto delle nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC) stabilite nel 2008.

L’Italia è un paese ad alto rischio sismico, motivo per cui è fondamentale assicurarsi che la propria casa, soprattutto nelle aree più esposte, sia costruita nel rispetto delle nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC) stabilite nel 2008.

In caso di edifici più datati o non in linea con la normativa vigente è opportuno intervenire in modo tempestivo, effettuando lavori di adeguamento sismico per mettere l’ambiente domestico in sicurezza e tutelare al meglio anche se stessi e i propri cari.

Si tratta di interventi di vario tipo eseguiti da ditte altamente specializzate, tenendo conto sia delle caratteristiche specifiche dell’abitazione sia dell’area geografica in cui si trova la casa stessa.

Per farsi un’idea delle diverse migliorie da poter attuare in ambito residenziale, è possibile guardare ai lavori di adeguamento antisismico su serianaedilizia.it, realtà di riferimento del settore che mette a disposizione un servizio chiavi in mano realizzato da un’equipe altamente specializzata.

Adeguamento sismico in casa: le aree più a rischio e le possibili detrazioni

Uno dei motivi principali per cui occorre richiedere un adeguamento antisismico per la propria abitazione è di certo quello di trovarsi in una zona potenzialmente a rischio, che già sia stata colpita da un sisma importante.

In Italia, infatti, le regioni sono classificate in quattro diverse aree, in base alla probabilità che possano verificarsi terremoti e alla loro entità.

La zona 1 è quella più esposta e ne fanno parte il Friuli Venezia Giulia, l’Umbria, la Sicilia e l’Abruzzo, mentre le zone 2 e 3 hanno un rischio compreso tra il moderato e l’elevato e comprendono regioni come per esempio il Lazio, l’Emilia Romagna, la Lombardia e la Toscana.

Oltre a verificare a quale zona appartiene la propria regione, è bene ricordare che al giorno d’oggi, eseguendo lavori di adeguamento sismico, è possibile recuperare parte delle spese grazie al Sismabonus messo a disposizione dallo Stato.

Se ne può beneficiare attraverso una detrazione Irpef di entità compresa tra il 110% e il 65% da recuperare in 5 anni, rivolta alle prime 3 zone di rischio, con esclusione della 4 che è quella dove risulta più basso.

Quali sono i principali interventi di adeguamento sismico

Tra gli interventi strutturali più importanti che si effettuano vi sono, ad esempio, le cerchiature, che hanno lo scopo di rinforzare gli archi creati da porte o finestre.

I lavori di adeguamento sismico possono prevedere anche il rivestimento termico che viene fatto sulle facciate in aggiunta a quello sismico. Si tratta di un intervento esteso che permette di costruire una sorta di guscio rinforzato attorno all’edificio esistente.

Prima di intervenire, generalmente le aziende specializzate in lavori di miglioramento antisismico procedono a svolgere un sopralluogo, indispensabile per individuare tutte le aree da rafforzare o modificare.

Le migliori realtà del settore, a questo proposito, si avvalgono di software dedicati che ripropongono immagini in 3D da visualizzare a video per fare vere e proprie simulazioni ricreando virtualmente i possibili effetti provocati da un sisma.

In fase di valutazione, i migliori professionisti provvedono anche a indicare in modo chiaro le tempistiche richieste dagli interventi, nonché l’entità dell’investimento e le possibili detrazioni di cui beneficiare, così da garantire un servizio altamente qualificato nella più totale trasparenza nei confronti degli utenti.

Scritto da Redazione Casa
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