Case prefabbricate e scarichi delle acque reflue: cosa prevede la normativa

Efficienti ed ecologiche, le case prefabbricate sono il futuro.

In un mondo dove si rivolge un’attenzione sempre maggiore all’ambiente, stanno avendo un grande successo le case prefabbricate. Queste, oltre a permettere una costruzione più rapida e veloce rispetto a quella prevista per le case tradizionali, sono in genere realizzate con materiali naturali come, per esempio il legno.
Le case prefabbricate sono efficienti ed ecologiche e progettate per fare in modo che l’impatto ambientale venga ridotto al minimo. Queste strutture permettono quindi di ottimizzare l’efficienza energetica e l’uso dell’acqua ma, come tutte le altre abitazioni, producono rifiuti e scaricano acque reflue.

Il problema delle acque reflue nelle case prefabbricate

Le case prefabbricate, pur avendo un approccio più sostenibile rispetto alle case tradizionali, mantengono quindi eventuali problematiche come quelle relative agli scarichi delle acque reflue che dovrebbero avere un sistema di depurazione idoneo alla funzionalità della casa.
In particolare, un buon sistema di depurazione, dovrebbe tenere conto di diversi elementi ed essere in grado di integrarsi in maniera ottimale con l’ambiente circostante. Questi sistemi di depurazione devono inoltre essere realizzati a regola d’arte, non devono produrre inquinamento acustico e, preferibilmente, essere costituiti da materiali riciclabili.
Molte case prefabbricate non permettono agli scarichi delle acque reflue di essere collegati direttamente alla rete fognaria pubblica perché può capitare che nei luoghi ove sono costruite, non ci siano delle fognature comunali con relativi depuratori. In questo caso, quindi, è necessaria una fossa biologica.

L’importanza della fossa biologica

La fossa biologica permette un corretto smaltimento delle acque reflue che non possono finire nel terreno. Esistono due tipologie di fosse biologiche, quelle settiche standard (utilizzate nelle fognature comunali) e le Imhoff che invece svolgono la loro funzione in quei luoghi ove non esiste un collegamento con la rete fognaria principale.
La fossa biologica è costituita da una vasca (di solito realizzata in cemento, vetroresina o PVC), una botola superiore e due tubazioni. La prima tubazione è di mandata e serve per portare all’interno le acque nere e grigie. La seconda invece è di uscita e conduce quindi all’esterno le acque che sono state chiarificate.
Nella Imhoff i liquami vengono depurati per poi essere dispersi nel terreno attraverso il drenaggio dello stesso (la chiarificazione delle acque avviene infatti grazie all’azione di digestione anaerobica che si attiva naturalmente).
In pratica si avvia un processo di fermentazione anaerobica che causa la produzione di biogas espulsi da sfiatatoi predisposti. I fanghi si depositano nel fondo dove si seccano per permettere all’acqua presente nella parte superiore, di venire chiarificata per poi essere espulsa dal terreno.
La fossa biologica deve sempre funzionare correttamente e per questo è importante, in caso di problematiche, rivolgersi in maniera tempestiva a professionisti del settore come quelli di Laspurghi.com. L’azienda, specializzata in interventi di pulizia e vuotatura delle fosse biologiche, è sempre al servizio dei propri clienti 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno. I servizi offerti da Laspurghi.com vanno dalla vuotatura delle fosse biologiche, passando per le video-ispezioni fino ad arrivare alla pulizia dei canali.

Fosse biologiche: uno sguardo alla normativa

Gli edifici non collegati alle fognature comunali, devono seguire le regole stabilire dal Testo Unico Ambientale (Decreto Legge 152/06). La legge in questione stabilisce che, per poter disperdere i diversi liquami nel terreno, a valle della fossa biologica, deve essere obbligatoriamente installato un sistema di trattamento e depurazione (depuratore a fanghi attivi, depuratore a filtro percolatore e altri sistemi).
Oltre al Testo Unico Ambientale, per poter installare una fossa biologica, occorre seguire anche la legge 319/1976 e le varie disposizioni locali che in genere prevedono un iter abbastanza complesso da seguire.
Per l’installazione della Imhoff è inoltre necessario richiedere all’ASL un certificato di idoneità che si ottiene dopo che l’Autorità avrà esaminato un campione di liquame.

In conclusione, la costruzione di case prefabbricate consente un maggior rispetto dell’ambiente ma occorre trattare gli scarichi delle acque reflue in maniera speciale e seguendo la normativa in vigore.
Non va dimenticato che per mantenere il corretto funzionamento della fossa biologica, occorre effettuare delle manutenzioni e svuotare la fossa facendo intervenire aziende specializzate.

Scritto da Cristina Di Fede
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