Come scegliere la canna fumaria?

Come scegliere la canna fumaria?

Uno degli elementi che caratterizzano spesso tanti appartamenti è rappresentato dalla canna fumaria. Individuare la tipologia di canna fumaria più adatta alle proprie esigenze non è così facile come si potrebbe pensare e, proprio per tale ragione, serve affidarsi il più delle volte a dei professionisti, come quelli di Fluetube, che possano suggerire la scelta più corretta. L’obiettivo è quello di evitare degli acquisti che poi si rivelano non adeguati alle proprie esigenze, piuttosto che non rispettano le normative attualmente in vigore o sono di qualità non eccelsa.

Le varie tipologie di canna fumaria

Sono sostanzialmente due le categorie di canne fumarie principali, che sono legate all’uso che se ne deve fare. Si tratta delle canne fumarie che vengono usate all’interno di caldaie per locali a utilizzo abitativo che presentano una portata termica che non va oltre la soglia dei 35 kW, oppure le canne fumarie che vengono usate in centrali termiche con una portata termica che supera quest’ultimo limite.

Nella prima categoria, in realtà c’è una seconda ramificazione, ovvero una distinzione che si prende in considerazione in relazione al tipo di combustibile che viene impiegato. Si tratta delle canne fumarie che vengono usate negli impianti con alimentazione a metano per impiego domestico, andando a sfruttare la rete di distribuzione. Altrimenti, ci sono anche le canne fumarie che vengono installate negli impianti con alimentazione a gas GPL. In questo caso, sono dotate di un serbatoio che è indipendente e, di conseguenza, non si appoggiano ad alcuna rete di distribuzione.

Come orientarsi in fase di scelta

La tipologia di combustione è uno di quei fattori che possono incidere notevolmente in fase di scelta, che varia in relazione alla collocazione urbana. I processi di combustione, infatti, sono in grado di produrre una sostanza che viene chiamata particolato a base di carbonio, in cui le percentuali variano tra l’80 e il 95 percento. Tutti questi valori cambiano in relazione alla tipologia di combustibile impiegato, ma anche in base alla temperatura e alla pressione.

Che tipo di caratteristiche deve avere una canna fumaria

Il materiale di costruzione. Uno degli aspetti che incidono maggiormente in fase di scelta è sicuramente il materiale di costruzione. Le canne fumarie possono essere costruite in varie tipologie: tra i materiali maggiormente diffusi in tale ambito troviamo l’acciaio inox, il fibrocemento, del materiale cementizio, ma si trovano spesso e volentieri elementi realizzati in cotto piuttosto che in calcestruzzo.

Il fatto di realizzare di optare per un conglomerato cementizio porta un vantaggio non indifferente, ovvero un alto livello di isolamento, ma al contempo consente di limitare la spesa finale e, al contempo, si dimostra piuttosto durevole nel tempo. Il laterizio è un materiale che viene usato in combinazione con l’argilla ceramizzata, usata per la parte interna della canna fumaria, ha il vantaggio di essere più pratico e molto meno impattante sotto il profilo visivo. La ceramica, invece, ha il suo punto di forza nella notevole resistenza rispetto al calore, così come alla corrosione. L’impiego di canne fumarie realizzate con l’acciaio inossidabile comporta il vantaggio di un ridotto livello di rugosità e permette di ottimizzare il più possibile il processo di combustione dei materiali, diminuendo notevolmente i vari materiali di scarto, così come riducendo notevolmente pure i consumi energetici.

Il tipo d’uso della canna fumaria. Ecco un altro criterio che può orientare la fase di scelta. È chiaro che tutto dipende dallo spazio pensato e dedicato all’installazione di tale elemento. Già il punto di installazione porta alla scelta di una piuttosto che un’altra canna fumaria. Basti pensare che in tutte quelle strutture che si sviluppano su vari piani, ci potrebbero essere diversi problemi da affrontare. Infatti, per la creazione di una nuova canna fumaria bisognerà per forza di cose passare anche per le abitazioni sovrastanti e, di conseguenza, in fase di intervento, ci si potrebbe ritrovare con degli elementi strutturali che fungono da impedimento, come ad esempio delle travi o dei travetti.

Qualora l’installazione di una canna fumaria riguardi invece un’abitazione come una villetta mono o bifamiliare, ecco che l’unica cosa di cui ci si deve preoccupare è quella di individuare la posizione più corretta per tale installazione. Si può pensare di installare una sola canna fumaria oppure un modello multiplo, ma anche in questo caso è un aspetto che va definito solamente una volta dopo aver trovato lo spazio ideale per la sistemazione della stufa oppure del camino.

La canna fumaria deve rispettare dei requisiti ben specifici previsti dalla normativa che è attualmente in vigore in relazione alle dimensioni. La valutazione di queste ultime, infatti, deve avvenire anche in relazione al camino, piuttosto che alla potenza del termocamino piuttosto che della stufa a cui si collegherà. Un ottimo esempio da seguire è quello di provvedere all’installazione di un focolare imponente nel caso in cui la sezione della canna fumaria e la sua altezza non permettano un simile lavoro e siano molte più adatte a un focolare ridotto al minimo. Lo stesso discorso vale al contrario, ovvero non si può pensare di optare per un focolare piccolo nel momento in cui la canna fumaria ha notevoli dimensioni e si sviluppa molto in altezza.

Scegliere una mono o doppia parete. Le canne fumarie del tipo a doppia parete vengono chiamate anche coibentate e rappresentano una scelta obbligata nel caso in cui ci sia il rischio di contatto umano accidentale. La canna fumaria coibentata è la soluzione ottimale per permettere una perfetta conservazione della temperatura esterna del condotto, rispettando quelli che sono i valori imposti dalla normativa in vigore.

Il tipo di canna fumaria a monoparete, invece, è una soluzione da prediligere per un impiego tipicamente da interno, dal momento consente anche di garantire il riscaldamento dell’ambiente in cui viene collocata. Anche nel caso in cui si debba effettuare un lavoro di risanamento di condotti piuttosto vecchi, la soluzione a monoparete è quella più apprezzata. Nel corso degli ultimi anni si fa sempre più riferimento a delle apparecchiature all’avanguardia dotate di doppia parete, in grado di ridurre notevolmente anche le emissioni inquinanti diffuse nell’ambiente.

Scritto da Daniele Caretti
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