Tutti i segreti che si celano dietro le tecnologie dei robot aspirapolvere

Tra le tante innovazioni che stanno cambiando le nostre vite e le nostre abitudini in casa, i robot aspirapolvere rientrano nella categoria delle più interessanti.

Tra le tante innovazioni che stanno cambiando le nostre vite e le nostre abitudini in casa, i robot aspirapolvere rientrano nella categoria delle più interessanti. Questi piccoli dispositivi, dotati di una tecnologia all’avanguardia, sono in grado di pulire la casa in modo autonomo, così da semplificare le faccende domestiche come la pulizia e il lavaggio dei pavimenti. Ma quali sono i segreti che si celano dietro questi alleati instancabili?

La tecnologia a laser LIDAR

Uno degli elementi più importanti, che possiamo trovare anche nei robot aspirapolvere Hoover, è la tecnologia a laser LIDAR. Si tratta di un sistema di rilevamento e di navigazione che utilizza la luce per misurare le distanze. Il laser, infatti, emette un fascio luminoso che si riflette sugli oggetti presenti nell’ambiente, tornando indietro e comunicando al sensore tutti i dati di cui ha bisogno.

Questo processo consente al robottino aspirapolvere di determinare la posizione e la distanza degli oggetti, dandogli così la possibilità di muoversi con una precisione davvero sorprendente. Il robot può quindi evitare ostacoli come i mobili o i giocattoli sparsi per la casa, e pulire in maniera più efficace qualsiasi angoletto della stanza, senza tralasciare nulla.

La mappatura degli ambienti

Un altro aspetto fondamentale dei robot aspirapolvere è la loro capacità di mappare gli ambienti, che permette a questi elettrodomestici di migliorare ancor di più la precisione durante le varie fasi della pulizia. In sintesi, la presenza di una mappa consente al robottino di pianificare il percorso da svolgere, sapendo già prima dove e come muoversi.

La mappatura avviene grazie ad una serie di sensori, che possono cambiare in base al modello, come il giroscopio e il già citato laser. Un altro sensore spesso presente è l’infrarossi, mentre i robot più avanzati montano una fotocamera per la mappatura in tempo reale. In questo modo, l’apparecchio riuscirà ad aggiornare la propria mappa da solo, capendo ad esempio se abbiamo spostato degli oggetti. In caso contrario, dovrà essere l’utente a chiedere al robot di riaggiornare la mappa.

I sensori anticaduta

I sensori anticaduta, solitamente installati nella parte inferiore del robot, rilevano immediatamente il cambio di altezza, come nel caso dei gradini o delle scale, e impediscono al robot di cadere o di ribaltarsi. Questi sensori agiscono sempre in tempo reale, tramite un sistema che invia dei segnali al pavimento misurandone il ritorno: se ciò non avviene, il robottino si ferma e torna indietro.

Il recinto o barriera virtuale

Un’altra funzionalità molto utile, che troviamo in alcuni dei robot aspirapolvere più avanzati, è la possibilità di creare tramite app un recinto o una barriera virtuale. Questo permette di delimitare specifiche aree della casa in cui non si desidera che il robot entri, come ad esempio in cucina o in lavanderia. Oppure per impedire all’apparecchio di “invadere” la zona dove il nostro cucciolo sta schiacciando un pisolino.

Questa funzione viene usata anche per proteggere aree che ospitano oggetti delicati e preziosi, dai vasi fino ad arrivare ai tappeti di lusso o agli arredi d’antiquariato.

Scritto da Redazione Casa
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