CUBO A.P.E, studio di interior design con grande cura dei dettagli: l’unione tra architettura e arte

CUBO A.P.E di Roberto Papini è uno studio di interior design con sede a Milano che si occupa di moltissimi progetti, mettendo insieme architettura e arte, con una straordinaria cura per ogni dettaglio. 

CUBO A.P.E di Roberto Papini è uno studio di interior design con sede a Milano che si occupa di moltissimi progetti, mettendo insieme architettura e arte, con una straordinaria cura per ogni dettaglio.


CUBO A.P.E, studio di interior design con grande cura dei dettagli: l’unione tra architettura e arte


CUBO A.P.E di Roberto Papini è uno studio di interior design, con sede a Milano, che si occupa di progetti sia in Italia che in Francia, tutti caratterizzati da una grande cura dei dettagli e una ricercata manodopera artigianale. Roberto Papini ha spiegato di avere un background multidisciplinare e di spaziare dall’architettura alla storia dell’arte, dal set design alla moda. CUBO raccoglie un team di persone letteralmente ossessionate dal design, dalla sua storia e dalla storia di ciò che lo ha influenzato nel corso degli anni. “Abbiamo sempre gli occhi aperti sulle creazioni più avanguardiste in campo artistico e di moda, anche se, a dir la verità, quelle non sono la nostra fonte primaria di ispirazione. Ogni cliente porta con sé una storia relativa al proprio progetto. L’aspetto più importante del nostro lavoro è quello di riuscire a visualizzare quella narrativa, così come il loro stile di vita, e completarli con uno spazio originale, accattivante e funzionale. E ci piace anche divertirci il più possibile nel processo” ha raccontato Roberto Papini, spiegando che solitamente vengono contattati per progetti sia architettonici che di interni, mentre quest’anno si sono concentrati solo sul creare interni per case particolari. “Al momento siamo alle prese con un ampio rimodellamento di una dimora con pali e travi degli anni ‘50 che dovrebbe richiamare l’estetica delle colline del chiantigiano.attraverso l’utilizzo di elementi dinamici come superfici sporgenti, forme diagonali e smussate, abbiamo notato che le persone stanno diventando sempre più nomadi e noi dobbiamo ingegnarci per incorporare e accrescere gli arredamenti e le collezioni già presenti ogni qualvolta i nostri clienti cambiano dimora” ha aggiunto.

CUBO A.P.E è uno studio specializzato nella trasformazione degli interni in ambienti unici e senza tempo. Il team, dallo studio di Milano, si approccia ad ogni progetto da molti punti di vista, dall’architettura al product design, senza dimenticare la funzione di ogni ambiente e la storia dello spazio in cui è inserito, per poter posizionare al meglio oggetti di antiquariato e opere d’arte su misura. Roberto Papini ha sottolineato che Architectural Digest recentemente lo ha nominato come gallerista di stimata autorità, descrivendo il suo lavoro come “una lucida sintesi di innovazione, creatività e sorpresa”. “Secondo me per realizzare un eccellente progetto d’interior è tutto basato su ciò che si vuole trasmettere. Se ci pensi, nel corso della storia, i designer hanno sempre guardato al passato per re-interpretare o re-inventare qualcosa e ‘dare una vita nuova’. È importante, quando si realizza questo processo, mantenere sempre un approccio contemporaneo alla progettazione” ha spiegato Papini, aggiungendo che arreda sfruttando al meglio lo spazio e facendo grande uso di finiture piatte, non metalliche, e di tante opere d’arte. Il suo stile è come il riflesso del mondo in cui ama vivere, in una terra lontana, da qualche parte del mondo, tra il classico. Il moderno. “Nei miei 53 anni ho capito che essere bravo non significa rompere le convenzioni” ha aggiunto l’esperto.

CUBO A.P.E, studio di interior design a Milano: ispirazioni e cura dei dettagli

Roberto Papini ha spiegato che la sua vita è stata segnata da numerosi incontri che hanno modellato la sua carriera, con studi e ricerche nelle biblioteche del mondo. “Ha sempre suscitato la mia attenzione ed interesse e molta curiosità l’interior designer Henri Samuel, la mecenate Marie Laure de Noailles, il designer Yves Saint Laurent, i collezionisti Terry de Gunzburg e François Pinault, come arbitri di stile e collezionisti raffinati, per non parlare di quelli di cui nascondo discretamente i nomi, tutti modellati al mio occhio per il design” ha dichiarato, spiegando che i suoi interni sono come conversazioni armoniose tra amanti dell’arte. “Il loro lusso è sottile, il loro eclettismo studiato, il loro comfort coltivato. E l’ambiente dà sempre il giusto spazio alle opere d’arte e ai mobili firmati” ha spiegato Papini, la cui vocazione è nata a scuola grazie allo studio e al suo talento nel disegno. “Con i miei due nuovi progetti nel Fashion e nel luxury real estate; mi hanno ispirato surrealisti come Man Ray, Max Ernst Dalì e che dire della genialità di BUNUEL nell’ inventare immagini e linguaggi nuovi” ha aggiunto, spiegando che il suo lavoro è riconoscibile osservando il mix di materiali, brand di design e opere d’arte, pattern, tessuti e stoffe che creano ambienti senza tempo. “La mia esperienza ci dice che la chiave, nel momento in cui si inizia a lavorare ad un progetto, sta nell’essere molto chiari con sé stessi e con il proprio cliente sui criteri estetici, e non modificare quel ‘piano di volo’ iniziale durante il processo di sviluppo. Quando lavoro, chiedo ai miei clienti di fidarsi di me e del mio team di architetti e designers e interferire il meno possibile. Penso sia uno spreco di tempo e denaro per loro” ha spiegato Roberto Papini, sottolineando che la casa deve riflettere lo spirito della persona che la vive, al di là delle mode.

Lavoro 16 ore al giorno, non smetto mai di studiare e leggere, non basta l’Università, ma anche al di fuori di essa. Educo costantemente l’occhio per riconoscere la bellezza e imparo a discernere un buon pezzo di arredamento da uno che non lo è. Questo risultato si ottiene viaggiando, visitando musei, gallerie d’arte e, naturalmente, comprando tonnellate di libri” ha aggiunto l’esperto, sottolineando che ama circondarsi di persone tecniche. “Per me nel progetto di un’abitazione il punto di partenza di ogni grande casa è l’architettura. Tutto ruota intorno a questa, ai flussi dei percorsi interni e al suo rapporto con l’esterno. È come creare una composizione di strati, di cui il primo è proprio l’involucro architettonico. Poi arriva il resto: gli interni, il design, lo stile. E il mix degli elementi che interagiscono tra loro” ha aggiunto Roberto Papini, spiegando che ama gli oggetti di antiquariato e che spesso li combina con pezzi speciali che magari hanno meno valore economico, per dare senso e personalità alla casa. È importante riflettere lo stile personale del cliente rendendo ogni stanza un luogo perfetto in cui trascorrere il tempo, con attenzione all’uso dei colori, dei materiali e delle trame, completando l’architettura della casa con progetti su misura, oggetti unici e collezioni personali delle persone che vivono quell’ambiente.

Scritto da Redazione Casa
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