Nel cuore di una luminosa casa di 110 metri quadrati, Nikita, una vera cacciatrice di tesori, ha saputo creare un ambiente che celebra il design vintage degli anni ’50 e ’60. Insieme al marito Tobias e ai loro due bambini, hanno trasformato la loro abitazione in un rifugio accogliente, dove ogni oggetto racconta una storia e riflette una scelta consapevole verso uno stile di vita sostenibile.
Un design che abbraccia la sostenibilità
Nikita e Tobias sono appassionati frequentatori di mercatini e negozi dell’usato, e il loro approccio al design dimostra come sia possibile integrare elementi di recupero in un contesto moderno senza compromettere l’estetica.
La loro casa non è solo un luogo di vita, ma un esempio tangibile di come la sostenibilità possa essere un business case in termini di economia circolare. La scelta di colori personalizzati come bianco, giallo e rosa non solo esprime il loro stile, ma valorizza anche l’uso di materiali e arredi vintage, riducendo l’impatto ambientale.
Ad esempio, il soggiorno è dominato da una poltrona Togo di Ligne Roset e da un divano, entrambi di tonalità rosa, che dimostrano come il design possa essere sia pratico che bello. La cucina, recentemente rinnovata, ha abbandonato il nero per un delicato color cipria, creando un’atmosfera calda e invitante.
Questo cambio di colore non solo migliora l’estetica, ma riflette anche una scelta di materiali più sostenibili.
Funzionalità e bellezza: la cucina e oltre
La cucina è un perfetto esempio di come funzionalità e design possano coesistere. L’isola centrale raccoglie lavello, piano di cottura e di lavoro, mentre la parete accanto ospita una dispensa ben organizzata e grandi elettrodomestici, tutti scelti con un occhio all’efficienza energetica. Inoltre, il tavolo da pranzo è stato personalizzato dai proprietari, che hanno rifatto il top e cambiato le gambe, dimostrando che anche i mobili possono avere una seconda vita attraverso il riutilizzo e la riparazione.
Nel soggiorno, il coffee table in marmo e l’iconica Eames Lounge Chair rappresentano non solo pezzi di design, ma anche una scelta consapevole verso l’uso di materiali durevoli e di qualità. Accostati a una libreria vintage degli anni Sessanta, questi elementi creano un angolo lettura che invita al relax, illuminato da lampade come la Pipistrello di Gae Aulenti, un altro esempio di come il design possa essere sia funzionale che esteticamente piacevole.
Verso un futuro più sostenibile
La passione di Nikita per le lampade e il design vintage si riflette anche nella camera da letto, dove un cassettone d’epoca si combina con un letto matrimoniale che sfoggia una parete rivestita da una carta da parati optical. Le lampade Crosslight, acquistate rigorosamente di seconda mano, completano l’arredamento con un tocco di eleganza e sostenibilità. Questa scelta non solo arricchisce l’ambiente, ma incoraggia anche un approccio più responsabile verso il consumo.
La casa di Nikita è dunque un esempio di come il design vintage possa non solo abbellire gli spazi, ma anche contribuire a un futuro più sostenibile. Attraverso l’adozione di pratiche di acquisto consapevole e la valorizzazione di pezzi unici, la famiglia non solo crea un ambiente accogliente, ma dimostra anche che la sostenibilità è un business case che può essere implementato nella vita quotidiana. Con un approccio attento e creativo, ogni scelta contribuisce a costruire un mondo migliore, uno spazio alla volta.